e) Stanza IV - Camera della zia Maria

La quarta stanza è quella della zia Maria Rapagnetta che con la sorella Rosalba conviveva nella casa del fratello Francesco Paolo, padre del Poeta.
Le immagini sacre e le reliquie sono andate disperse: sulla destra è ancora conservata una stampa litografica del XIX sec. raffigurante la Madonna dalle sette spade. A Pescara e Castellammare Adriatico era particolarmente viva la devozione per la Madonna dei sette dolori, anche per la presenza dell'omonimo santuario. La stampa riproduce la statua della Madonna del pianto di Fermo, opera dell'artista marchigiano Sebastiano Sebastiani (1626).
Fra i mobili che arredano la stanza è da notare il cassone in legno intagliato che riproduce motivi ispirati alla tradizione popolare abruzzese.

Sulla parete destra si può ammirare un piccolo dipinto raffigurante una elegante figura femminile, identificata dagli storici locali come la dogaressa Anna Morosini o, più probabilmente, con Maria Votruba, la traduttrice “czeca” della Nave e di altre opere del Poeta, che fu ospite in questa casa.

"Nella quarta stanza c'è il piccolo Gesù di cera dentro la sua custodia di cristallo; c'è la Madonna delle sette spade; ci sono le immagini dei santi e le reliquie raccolte dalla sorella di mio padre santamente morta; e ci sono le mie prime preghiere, quelle del mattino così dolci, quelle della sera ancora più dolci, che per rientrare nel mio cuore mi sfondano il petto come se fossero divenute le armi dell'angelo implacabile".

La quarta stanza è quella della zia Maria Rapagnetta che con la sorella Rosalba conviveva nella casa del fratello Francesco Paolo, padre del Poeta.
Le immagini sacre e le reliquie sono andate disperse: sulla destra è ancora conservata una stampa litografica del XIX sec. raffigurante la Madonna dalle sette spade. A Pescara e Castellammare Adriatico era particolarmente viva la devozione per la Madonna dei sette dolori, anche per la presenza dell'omonimo santuario. La stampa riproduce la statua della Madonna del pianto di Fermo, opera dell'artista marchigiano Sebastiano Sebastiani (1626).
Fra i mobili che arredano la stanza è da notare il cassone in legno intagliato che riproduce motivi ispirati alla tradizione popolare abruzzese.

Sulla parete destra si può ammirare un piccolo dipinto raffigurante una elegante figura femminile, identificata dagli storici locali come la dogaressa Anna Morosini o, più probabilmente, con Maria Votruba, la traduttrice “czeca” della Nave e di altre opere del Poeta, che fu ospite in questa casa.

MADONNA DEL PIANTO DI FERMO:
La litografia raffigura la statua della Madonna Addolorata venerata nella Chiesa della Madonna del Pianto di Fermo (Macerata), opera dell'artista marchigiano Sebastiano Sebastiani. La Madonna è presentata secondo la tradizionale iconografia dell'Addolorata con le sette spade che le trafiggono il petto. L'iscrizione sulla litografia fornisce il nome dell'autore della statua raffigurata: “Sebastiano Sebastiani inv. e scolpì”. La statua infatti fu commissionata al Sebastiani da una confraternita di Fermo. L'opera, terminata nel 1612, con l'intervento di Pompeo Bagnoli, che l'aveva dipinta, nel 1614 veniva trasferita a Fermo da Recanati.

SEBASTIANO SEBASTIANI (-/1626):
Scultore marchigiano originario di Camerino ma formatosi a Recanati tra gli allievi di Girolamo Lombardi, collaborò con Tarquinio Jacometti alla realizzazione della porta sud della Santa casa di Loreto Marche e successivamente all'esecuzione del fonte battesimale della Santa Casa, sempre come bronzista. La sua abilità di plasticatore si espresse inoltre in opere processionali in stucco e cartapesta.

CASSONE:
Opera di artigianato popolare abruzzese, presenta sul pannello frontale una decorazione stilizzata suddivisa in tre riquadri :nei due laterali una raggiera a simboleggiare un fiore e in quello centrale un triangolo. Tradizionalmente era destinato a contenere il corredo della sposa.